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INTERVISTA AL MARESCIALLO LEONE

domenica, Gennaio 15th, 2023

La Redazione de “La Voce di Corsano” ha rivolto alcune domande al Maresciallo Francesco Leone al termine della sua lunga esperienza professionale ed umana al comando della stazione dei Carabinieri di Corsano-Tiggiano. Di origine campana ma vanta una costante presenza corsanese come Comandante della Stazione dal 1995, anno di insediamento della stazione medesima, fino al Settembre scorso. Alla presenza lavorativa si è affiancata, ovviamente, anche una altrettanto importante ed edificante esperienza di vita, tanto è vero che l’ormai ex Comandante di stazione è sposato con Lucia ed è padre di Roberto, Federico e di Anna Laura oltre ad essere nonno di Riccardo.

Era Gennaio 1995 quando Lei, giovane brigadiere di 32 anni, veniva assegnato al Comando della neonata Stazione dei Carabinieri di Corsano-Tiggiano. La sua prima esperienza di comando che è coincisa anche con il primo insediamento di una stazione dei Carabinieri a Corsano. Che ricordi ha del Suo insediamento?

Era esattamente, il 28 Gennaio del 1995, un’emozione indescrivibile, anche perché in fondo, ero abbastanza giovane per assumere un incarico così delicato e importante. Era un sogno che avevo da quando ho intrapreso la mia carriera militare. Essere al servizio delle persone, aiutarle, soprattutto i più deboli, dare il mio contributo per garantire la legalità, ed ho sempre ritenuto che ciò, potesse avvenire, lavorando alla stazione e assumendo il comando, avrei potuto ancora di più realizzare questa mia aspirazione. I primi tempi ero chiaramente frastornato dalle incombenze non semplici che seguivano l’apertura di un nuovo reparto dell’arma.

Lei ha origini campane. Come è stato l’impatto con questa terra e con i corsanesi? E nel corso del tempo, rispetto alle impressioni iniziali, come si è modificato la sua percezione dei salentini in generale?

La mia carriera militare si è svolta totalmente in Puglia (a parte i due anni di corso) esattamente ho trascorso: – 2 anni a Casarano- 5 anni a Mesagne- 2 anni a Tricase e ben 27 nella mia Corsano. Nella mia terra d’origine (Ercolano) ho trascorso 23 anni, dunque capirete bene che mi sento corsanese a tutti gli effetti, anche se per ragioni logistiche, non abito più a Corsano, la vostra città sarà sempre nel mio cuore. Anche se all’inizio c’è stata una reciproca diffidenza, con il tempo ci siamo conosciuti, apprezzati e rispettati, nutro per questo un profondo rispetto della gente di Corsano.

Una domanda secca: un pregio ed un difetto dei corsanesi?

Pregio: laboriosi. Difetto: sparlare.

Veniamo alla sua esperienza professionale, lunga articolata e quasi interamente corsanese. C’è una indagine o un’operazione o un intervento del quale conserva un ricordo particolare per la complessità o per il successo dello stesso?

In 27 anni sono successe tante cose, in termini di operazioni, ricordo quella del 2001, che portammo a termine con il nucleo operativo di Tricase e con i carabinieri di Alessano. Dopo più di 8 mesi di intercettazioni, pedinamenti, inseguimenti ed arresti, smantellammo un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, composta da 5 corsanesi e da due giovani dei paesi limitrofi.

I Carabinieri sono da sempre il presidio di legalità di più immediata percezione da parte dei cittadini e immaginiamo che anche a Corsano si siano rivolti a lei per le richieste più diverse. Ci dice la segnalazione più curiosa o magari più dolce (da parte di un bambino o una bambina) che ha avuto?

Ricordo che un giorno, mentre mi trovavo fuori di pattuglia, un bambino si è avvicinato in lacrime singhiozzando, non riusciva a parlare per la disperazione, dopo averlo tranquillizzato gli ho chiesto il motivo del suo pianto, aveva appena smarrito il proprio cane. Con un po’ di fortuna riuscimmo a rintracciarlo ed al momento della consegna, mi ha inaspettatamente abbracciato piangendo per la contentezza (una tenerezza indescrivibile). In quel periodo i miei figli avevano più o meno la stessa età e quell’ abbraccio ha avuto un valore assoluto, rendendomi orgoglioso del mio lavoro.

Dopo decenni Lei ha il quadro della società corsanese e della sua evoluzione. Se dovesse fare una graduatoria quali sono le problematiche che maggiormente attanagliano la nostra comunità?

Sicuramente il problema più serio ed attuale è senza dubbio la droga. Nella nostra comunità ci sono numerosi assuntori e di conseguenza proliferano gli spacciatori. Spesse volte sono gli stessi assuntori che si improvvisano spacciatori per il bisogno continuo di assumere droga. Questa tipologia di persone ha alle spalle famiglie che a loro volta purtroppo vivono un grande disagio, disperate perché non trovano la forza di chiedere aiuto e farsi aiutare. C’è anche una discreta percentuale di violenza domestica, ma negli ultimi anni grazie alle nuove normative sono state risolte diverse situazioni di disagio. I furti in prevalenza vengono consumati da persone che vengono da altri paesi e che colpiscono indistintamente i vari comuni del basso Salento. Esistono i furti commessi dai paesani, ma quelli si riducono alla sottrazione di bottiglie di conserva, animali da cortile e attrezzi da lavoro. Ultimamente una problematica emergente è la ludopatia, sicuramente da non sottovalutare.

Al comando della Stazione di Corsano è giunto il Maresciallo Giuseppe De Nuccio. Quale consiglio intende dargli?

All’amico Maresciallo Giuseppe De Nuccio che stimo come persona e come collega, preparato e professionale, gli auguro innanzitutto quanto prima di assumere ufficialmente il comando della stazione dei carabinieri di Corsano. Mi sento di consigliargli di ascoltare le persone che vengono in caserma, anche quando quello che rappresentano può non essere di nostra competenza. È nostro dovere dare conforto alle persone in difficoltà e nei limiti del possibile aiutarle a risolvere i loro problemi.

Lo scorso settembre nel commosso saluto alla cittadinanza Lei ha dichiarato di sentirsi un corsanese e di voler continuare a vivere il paese da volontario. In che ambito intende farlo?

Per il momento sono impegnato nella sistemazione della nuova casa. Mi piacerebbe far parte della protezione civile, della FIDAS e mettere al servizio delle istituzioni la mia umile esperienza nel campo sociale. Ho diverse prospettive… quanto prima penso di iniziare.

La Redazione de “La Voce di Corsano” ringrazia il Maresciallo Leone per il lavoro svolto in tutti questi anni e per la disponibilità dimostrata e augura a lui ed alla sua famiglia un sereno futuro.