Archive for the ‘Appuntamenti’ Category

L’ARTE DEL PRENDERSI CURA

martedì, Gennaio 30th, 2024

Il tessuto sociale è il fulcro di un paese. Per questo motivo riuscire a leggere le dinamiche sociali, soprattutto quelle più nascoste nelle pieghe della vita delle singole famiglie, con il loro portato di gioie, ma anche di difficoltà e sofferenze, è un aspetto tanto delicato quanto essenziale per fra crescere in maniera sana una comunità. I Servizi Sociali di Corsano lo sanno bene ed anche quest’anno hanno cercato di mettere al centro del loro operato il benessere della popolazione.

Le fasce anagrafiche e sociali sono diverse e stratificate ed è proprio per questo che abbiamo posto in essere attività e progettualità differenti parametrite proprio in base alle esigenze specifiche di ognuna di queste.

Ci siamo presi cura dei più giovani, perché sono il presente che abbiamo sotto i nostri occhi ed il futuro che abbiamo nel nostro cuore e nei nostri pensieri. In particolare, abbiamo intrapreso un percorso contro le dipendenze con incontri mirati sia con i ragazzi sia con gli adulti. Da questo punto di vista è uno snodo centrale l’apertura di uno sportello psicologico gratuito presso l’ufficio comunale dei Servizi Sociali: un punto di approdo e di confronto.

Sempre per i giovani è stato pensato ed attuato un corso gratuito di informatica (che durerà per l’intero 2024) destinato ai ragazzi della scuola secondaria ed è stato inaugurato un percorso motorio in piazza Aldo Moro pensato in particolare per i più piccoli.

Ci siamo presi cura delle donne, che sono il punto di riferimento importante della società. Abbiamo distribuito gratuitamente e simbolicamente assorbenti a tutte le donne in segno di protesta contro gli alti prezzi di questi dispositivi che, a parer nostro, dovrebbero invece essere gratuiti. A questa iniziativa simbolica si è affiancata una campagna di sostegno alla battaglia per l’eliminazione della violenza sulle donne con appuntamenti che già negli anni scorsi hanno contraddistinto il calendario amministrativo. Focalizzando l’attenzione all’ultimo periodo non può tacersi la solerzia dell’Amministrazione Comunale non solo sotto il profilo culturale (come la sottoscrizione di una tela raffigurante il volto di una donna e un’impronta di una mano con la scritta STOP VIOLENZA oppure la collaborazione con le realtà territoriali, a partire dal fondamentale contributo con l’Istituto Comprensivo). Ma anche con adempimenti tangibili: com’è l’inaugurazione, avvenuta il 14 dicembre scorso, del primo Sportello antiviolenza “Ascolto Donna”, attivo presso l’ufficio dei Servizi Sociali ed a disposizione di tutte le donne che subiscono violenza di ogni tipo.

Ci siamo presi cura degli anziani, che sono le radici della nostra storia. Abbiamo organizzato, insieme all’associazione RAI Corsano, una festa a loro dedicata con canti e musica tradizionali ed, inoltre, abbiamo organizzato il servizio di trasporto per le Terme di Santa Cesarea affinché potessero usufruire dei benefici di questo luogo. Un progetto assolutamente innovativo per la nostra comunità è stato realizzato attraverso l’individuazione di 6 ragazzi del servizio civile sociale da destinare alle esigenze dei più fragili, in modo da agevolare lo svolgimento di esigenze di carattere quotidiano (fare la spesa alimentare o acquistare farmaci) o semplicemente per garantire loro una compagnia ed un dialogo. In questa chiave di attenzione ed inclusione, abbiamo anche istituito uno sportello per facilitare la digitalizzazione – che è al servizio dell’intera comunità e non solo dei nostri anziani – in modo che la tecnologia sia di ausilio e non rappresenti un ostacolo insormontabile anche per attività essenziali.

Ci siamo presi cura delle nostre piazze, perché la socialità passa anche dal ritorno di questi spazi come luoghi di sano confronto, vere “agorà”. In questi anni abbiamo dato colore al nostro paese, in collaborazione con le associazioni del territorio, attraverso le diverse edizioni di Corsano in fiore: ogni angolo di Corsano, moltissimi balconi e tanti cortili sono stati impreziositi attraverso allestimenti floreali e tocchi di creatività. L’ultima edizione, in particolare, si è conclusa con una festa in piazza a misura di bambino dove tutti hanno potuto usufruire di giochi e attrattive gratuiti.

Il percorso che abbiamo compiuto non è stato facile, proprio perché abbiamo affrontato problematiche sociali e situazioni individuali spesso complesse ed articolate, ma in ogni momento, con ogni progetto e con ciascuna delle iniziative, ci siamo presi cura di chi, a volte, si sente trascurato.

Dietro questo elenco (solo riassuntivo) di progettualità che sono diventate concretezza, ci sono i volti di professionisti dei servizi sociali che vanno spesso oltre l’orario di lavoro, ci sono gli occhi di tanti cittadini che sono sensibili ad ogni richiesta che possa far rivivere il senso di comunità, ma, soprattutto, ci sono gli sguardi di chi è in difficoltà e che può vedere in qualcuna di queste attività (visibili ed invisibili) un appiglio per schiudere il proprio orizzonte verso una vita più serena. Una piccola goccia nell’oceano delle necessità che una comunità come la nostra incontra quotidianamente, ma ritengo che la strada intrapresa sia quella giusta, perciò avanti tutta.

Enza De Francesco

LUDOPATIA … ANCHE TRA I GIOVANI

lunedì, Gennaio 29th, 2024

Il gioco è un’attività che, oltre ad essere piacevole e gratificante, aiuta la maturazione e l’acquisizione di importanti capacità personali e sociali. Quando diventa d’Azzardo implica che la casualità/fortuna diventi predominante, prevedendo una scommessa, una puntata di denaro.

Il gioco d’azzardo è un’attività rischiosa in grado di indurre cambiamenti dello stato mentale e fisico delle persone, interferendo con il lavoro, la scuola e le altre attività, danneggiando finanziariamente, causando problemi con amici e/o con la famiglia.

Le ultime ricerche scientifiche sono concordi nel dire che esistono chiare indicazioni riguardo al fatto che il gioco patologico è una vera e propria dipendenza, un problema di natura sanitaria e sociale. Le moderne indagini di investigazione delle funzioni del cervello (PET, Risonanza Magnetica) ed i livelli di agenti chimici coinvolti nelle funzioni cerebrali mostrano che il Sistema Nervoso del soggetto con dipendenza da gioco mostra le stesse dinamiche che si rilevano nel cervello delle persone con dipendenza da sostanze.

La ludopatia affligge oggi un numero sempre più elevato di persone e, dato ulteriormente preoccupante, sempre più giovani. Secondo un’indagine pubblicata il 23 febbraio 2022 dalla Commissione parlamentare mista per l’infanzia e l’adolescenza, il 47% dei giocatori italiani ha meno di 35 anni. Questo dato preoccupa molto essendo il gioco d’azzardo vietato ai minori di 18 anni, ma di fatto questo divieto viene frequentemente e facilmente violato con una responsabilità che è di tutti. Da uno studio condotto su un gruppo di ragazzi tra i 14 e 19 anni è emerso che nel 2023 il 37% di giovani ha fatto giochi d’azzardo o di fortuna, prediligendo il canale online nel 64% dei casi per giocare e scommettere (con un aumento del 18% rispetto al 2021). Lo studio ha evidenziato inoltre la diffusione del gioco d’azzardo in Italia tra i più giovani, con un 14% che gioca almeno una volta a settimana.

Tra i giochi online più frequenti spiccano le scommesse: sportive (31%), su eventi (26%) e ippiche (16%).

Riflettiamo su quelle che possono essere le motivazioni che portano una persona a sviluppare un problema con il gioco. C’è chi si approccia ai giochi d’azzardo con la speranza in una grossa vincita, c’è chi lo fa per fuggire dai problemi della vita, per solitudine, per eccitazione per il rischio, per un tentativo di rivincere il denaro perso, per il desiderio di sentirsi più importanti.

A prescindere dalla motivazione sottostante, il giocatore patologico (ludopatico) sviluppa una vera e propria dipendenza, in cui l’impulso per il gioco diviene irrefrenabile e incontrollabile, accompagnato da una forte tensione emotiva, dall’incapacità di ricorrere ad un pensiero riflessivo e logico e da un comportamento auto-distruttivo. La ludopatia è senza dubbio accompagnata dall’illusione di cambiamento, ma è soprattutto un potente segnale di sfiducia nelle proprie possibilità di incidere efficacemente sulla propria vita, perché ricordiamoci bene che quei soldi “vinti” con una scommessa o con un “Gratta e Vinci” quasi mai vanno a colmare perdite di denaro che sono state investite perdendo il controllo della situazione, innescando un meccanismo mentale che poggia su distorsioni cognitive che danno la convinzione che prima o poi si vincerà, quando la realtà è ben diversa ed ogni volta si perde qualcosa, si perde denaro, si perde la fiducia in sé stessi, si perde la dignità quando si accumulano debiti e si arriva a perdere anche i propri affetti. Per cambiare la nostra vita abbiamo bisogno di obiettivi, di impegni concreti, di metterci alla prova per quelle che sono le nostre capacità e possibilità e così facendo i risultati ottenuti saranno reali, tangibili e duraturi e rinforzeranno la nostra autostima e ci faranno sentire parte attiva della comunità familiare, amicale e lavorativa in cui ci troviamo, senza la paura del salto nel vuoto e senza la consolazione effimera di una vincita che, quelle poche volte che c’è, è solo momentanea e porta all’autodistruzione.

Dott.ssa Adalgisa Bisanti

Psicologa-psicoterapeuta

VIA CRUCIS: SULLE ORME DEL NAZARENO

sabato, Gennaio 27th, 2024

Buonasera a tutti e bentrovati! Stiamo per iniziare la rappresentazione vivente della Passione di Cristo, intitolata ‘Il Nazareno’ ”.

Così si è aperta la serata del 2 aprile 2023, organizzata dal gruppo giovani parrocchiale, ragazzi che hanno deciso di mettersi al servizio della comunità, offrendo un momento di meditazione e di preghiera in vista dell’inizio della settimana Santa. Nella Passione Vivente abbiamo ripercorso gli ultimi momenti dell’esistenza terrena del Signore Gesù, con la sua morte e risurrezione e noi ragazzi nutrivamo la speranza di riuscire a far vivere agli altri la Pasqua del Signore con la stessa intensità con la quale la stavamo preparando noi. Certamente tutti conoscono già la storia, ma è anche vero che metterla in scena è tutt’altra cosa: studiare le parole dei personaggi, l’intonazione, i gesti, permette di comprenderne a fondo la psicologia, capendo che in realtà non tutti coloro che sembrano cattivi sono effettivamente i veri antagonisti o, perlomeno, non gli unici e che, nonostante alcuni dei personaggi siano apostoli, ciò non significa che non siano umani o che non provino paura, vergogna, rabbia, rimorso o dolore. La cosa più sorprendente è che, mentre imparavamo a memoria le parti, imparavamo pezzi di Vangelo anche senza che ce ne rendessimo conto. Non è stato un lavoro semplice, ma in soli 40 giorni abbiamo costruito un castello dove ognuno era un mattone indispensabile. Non poche volte lo abbiamo visto vacillare, ma a darci forza, a farci credere fino all’ultimo, sono state le parole dei nostri educatori che ci hanno detto che, se fossimo riusciti a vivere con l’anima e con il cuore ciò che avremmo interpretato, questo ci sarebbe valso più di sei anni di catechismo. E come dargli torto ora? Abbiamo vissuto la Quaresima più intensa della nostra vita, in poco più di un mese abbiamo appreso più di quanto avremmo mai potuto imparare in tanti anni sulla Pasqua del Signore, sperimentandola in un’atmosfera di amicizia e fraternità. Quando abbiamo deciso di accogliere questa iniziativa da parte degli educatori, non sapevamo ancora quanto questa esperienza sarebbe stata importante per noi, ma poi, ben presto, molti giovani hanno dato la propria disponibilità e già il mercoledì delle Ceneri avevamo i copioni tra le mani e tanta passione nel cuore. In tanti ci siamo prodigati per la riuscita di questo spettacolo e le persone che hanno calcato il palco sono state solo una piccola parte. È stato un lavoro di gruppo imponente, volto a portare la nostra comunità alla Santa Pasqua con una maggiore consapevolezza di tutta la sofferenza che Gesù ha sopportato per donare a noi la vita eterna, di tutto l’amore che Egli nutriva verso il Padre e verso l’umanità anche nei momenti più duri. Durante lo spettacolo noi stessi siamo stati sopraffatti dall’emozione, ci siamo commossi, abbiamo avuto paura, abbiamo provato dolore perché lì non si trattava più di noi ragazzi: su quel palco c’erano Gesù, Maria, Maddalena, Giovanni, Giuda, Caifa, Pilato e la loro missione era quella di raccontare a tutti il messaggio straordinario della salvezza. Non c’era un ruolo più importante degli altri e questo ci è stato chiaro fin dal principio: non si può preparare una Passione senza Gesù, come non si può fare senza Veronica, altrimenti chi avrebbe asciugato il volto di Cristo? Tutti i personaggi sono ugualmente fondamentali e indispensabili e, proprio partendo da questa premessa, siamo giunti ad un risultato di cui siamo molto fieri. È stata un’esperienza a dir poco indimenticabile che ha segnato in modo indelebile il nostro cammino di fede, ricordandoci soprattutto che Gesù ci accompagna durante tutto il nostro percorso di vita ed è sempre al nostro fianco: “Non abbiate paura, io resterò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo!” (Mt 28,20).

Francesca Boccarello, Teresa Ciardo, Sofia Martella

IL TASSELLO RIEMERSO DELL’ANTICA PARROCCHIALE DI SANTA SOFIA

venerdì, Gennaio 26th, 2024

Signore, se mi dai la forza per sorreggerti e portarti a casa ebbene, sennò vuol dire che devo lasciarti qui”. Biagio Chiarello dopo aver pronunciato queste parole e preso tra le braccia il pesante busto dell’Ecce Homo lo portò nella propria abitazione, salvandolo di fatto da quello che sarebbe stato il definitivo abbattimento dell’antica chiesa parrocchiale di Santa Sofia. Definitivo perché a dare inizio alla demolizione ci aveva pensato il suo stesso campanile nella famigerata notte del 17 aprile 1932, quando, a causa del cedimento del terreno argilloso situato sotto alle fondamenta in concomitanza con le abbondanti piogge burrascose, crollò su sé stesso abbattendo irrimediabilmente l’intera ala destra della chiesa situata alle sue spalle. Si salvò dalla distruzione la facciata e l’intera ala sinistra della parrocchiale ma, nonostante ciò, dal momento che la stabilità era stata irrimediabilmente compromessa dall’evento catastrofico, si decise di provvedere all’abbattimento e alla costruzione ex novo dell’edificio nella forma e posizione che oggi vediamo.

La precedente parrocchiale era antica e non poco. Le foto superstiti in bianco e nero che la ritraevano sono testimoni di un prospetto dall’impostazione tardomanieristica frutto della Controriforma che dettava i tempi di una pianificazione maniacale nell’architettura delle facciate come quella di Santa Sofia. Parliamo pertanto di un edificio con una definita impronta di fine Cinquecento, confermata da uno dei documenti nodali per gli edifici religiosi dei paesi ricadenti nell’antica diocesi di Alessano, ovvero la Visita Apostolica del 1628 di mons. Andrea Perbenedetti che, tra le altre, visitò e relazionò sulla parrocchiale corsanese, affidandoci dettagli e spunti di ricerca molto interessanti. Pochissimi anni dopo, nel 1636, ci fu uno dei tanti avvicendamenti feudali con l’arrivo nel casale di Corsano della famiglia Capece che con le sue ricchezze apportò novità sostanziali dal punto di vista architettonico e artistico.

Dobbiamo immaginare quella che era la più antica piazza del paese, l’odierna piazza Umberto I, dove non a caso si affacciava il potere temporale del feudatario, quello spirituale della Chiesa e quello civile della civica Universitas, come un luogo particolarmente vivace in quel primo scorcio del Seicento. In quegli anni erano aperti i cantieri del castello baronale, che prendeva sempre più le sembianze di una sontuosa residenza nobiliare, e quello della parrocchiale di Santa Sofia che in quegli anni era soggetta a un’importante opera di allargamento. Oggi le fonti orali raccontano di quello che gli occhi dei tanti corsanesi hanno visto prima dello sfortunato crollo di una chiesa che con i suoi tanti altari era testimone soprattutto della fase storica seicentesca dove non poteva mancare l’esuberanza dei ricami e degli intagli barocchi. La Storia recente ci racconta che il 17 settembre appena trascorso, su iniziativa del parroco don William, i familiari di Addolorata Chiarello, scomparsa recentemente, hanno dato seguito alla volontà della loro congiunta di far tornare in chiesa il busto lapideo dell’Ecce Homo che aveva custodito gelosamente per tanti anni a testimonianza della fede e in ricordo dell’amato padre. La pregevole scultura in pietra leccese è senza dubbio uno degli elementi della statuaria facente parte di una articolata macchina d’altare barocca. Tra gli altari presenti in chiesa, due primeggiavano per ricchezza di decorazioni e grandezza, quello intitolato al protettore San Biagio e quello del Ss. Crocefisso, entrambi in stile barocco. Tra quelli che furono abbattuti dal crollo del campanile figurava sicuramente l’altare del Crocefisso che i baroni Capece eressero e dotarono sotto il proprio patronato, incastonandolo nel cappellone seicentesco inglobato nell’ala destra incriminata tre secoli dopo dal violento cedimento.

L’Ecce Homo doveva appartenere al complesso iconografico e simbolico della Passione di Gesù Cristo e pertanto poteva trovarsi ragionevolmente nell’altare barocco del Ss. Crocefisso. Un altro tassello riemerge e si aggiunge alla storia dell’antica Santa Sofia con l’auspicio che si possa fare luce sul passato glorioso di una parrocchiale demolita e che non si rassegna a scomparire.

Salvatore Musio

 

CAMMINATA PER LA CURA

giovedì, Gennaio 25th, 2024

Era una domenica di fine agosto, quando nella nostra piccola città di Corsano, abbiamo ospitato una manifestazione sportiva non competitiva volta a sensibilizzare e sostenere la ricerca per la lotta contro il cancro e a promuovere, tra gli uomini e le donne della nostra comunità e non, una cultura della prevenzione come migliore arma per ridurre il rischio di questa tanto temuta malattia.            

Un evento organizzato dall’ASD RUNNING CORSANO in collaborazione con la LILT di Lecce (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Corsano.

Ospite d’eccezione, il dottore Giuseppe Serravezza – Oncologo e fondatore di LILT LECCE, che ha sottolineato l’importanza di uno degli strumenti più importanti nella lotta contro i tumori, quale appunto, la prevenzione.  Molte sono le persone, afferma il dott. Serravezza, che si sottraggono, ancora oggi, alle periodiche visite di controllo o che abbassano la guardia trascurando i campanellini d’allarme. Per questo è fondamentale aderire ai programmi di screening, a qualsiasi età, non solo su invito “formale” ma anche come atto di amore per la propria salute.

Quella del 27 agosto, si è rivelata una prima edizione che ha oltrepassato di gran lunga ogni più rosea aspettativa. Tanti i partecipanti e tante le storie che si sono incrociate lungo il suggestivo percorso delle “Vie del sale”. Abbiamo camminato a lungo, con il sorriso stampato sul volto bruciato da un inaspettato sole cocente. Abbiamo stretto mani sperimentando una rete sociale atta a trovare nuove strade per promuovere il senso profondo di appartenenza a un solo sentimento di solidarietà.

È stato emozionante vedere uomini, donne, ragazzi e ragazze, uno accanto all’altro con la consapevolezza e la volontà di essere protagonisti attivi di una battaglia che non deve essere solo per gli operatori del settore ma di ciascuno di noi, senza nessuno escluso.

Tanti, dunque, i volti delle persone che hanno scritto questo primo capitolo di una storia dal sapore inconfondibile della partecipazione e della condivisione. Alcuni li conoscevo bene; altri, tantissimi, erano volti nuovi, mai visti.

Poi, c’erano loro, le mie amiche, tante purtroppo, da dove tutto ha avuto inizio.

Proprio nei loro sguardi colmi di speranza, ho cercato la conferma, che tutto questo avrebbe avuto un SENSO. Dalla loro forza, ho colto a piene mani la motivazione per muovere quello che si è rivelato poi essere UN FIUME IN PIENA. Dall’amore per la vita la fiducia nella capacità dell’uomo di trovare una RISPOSTA.

“NOI POSSIAMO, IO POSSO! Crediamo nella vita che va difesa ad ogni costo.”

Gina Casciaro

Grazie a chi ci ha sostenuto e ha dato forza alla Voce!

venerdì, Gennaio 12th, 2024

Lo scatto di Antonio De Masi vince il concorso “La tua foto in prima pagina”

sabato, Gennaio 6th, 2024

 

Lo scatto di Antonio De Masi, vincitore del concorso “La tua foto in prima pagina”, si aggiudica la prima pagina dell’ultimo numero del periodico “La Voce di Corsano” fresco di stampa.

La foto immortala il suggestivo scorcio corsanese di Vico Piave (nei pressi di Piazza Santa Teresa) allestito con piante e fiori lo scorso mese di maggio in occasione della manifestazione “Corsano in fiore”.

Complimenti ad Antonio per averci fatto scoprire questo meraviglioso e inesplorato angolo della nostra Corsano.

Dal 1° Gennaio 2024 è in distribuzione il nuovo numero del giornale

domenica, Dicembre 31st, 2023

Una copia del giornale potrà essere ritirata presso la TABACCHERIA SAN BIAGIO sita in Corsano alla Via della Libertà n.24

IL CT TENNIS PROMOSSO IN SERIE B!

lunedì, Luglio 18th, 2022

Il Circolo Tennis “Maurizio Longo” di Corsano conquista uno storico risultato: vincendo la finalissima, giocata contro il Circolo Tennis Asti-Alessandria lo scorso 17 luglio, approda in Serie B.

I corsanesi appena un anno fa avevano messo a segno il salto di categoria, ottenendo la promozione in serie C, ma evidentemente quel successo non è bastato per soddisfare la fame di vittoria. I dati lo dimostrano.
Dopo un girone regionale dominato a punteggio pieno, il CT Corsano ha prima superato il Tuglie nella sfida play-off ed a maggio ha sconfitto il CT Bisceglie nello scontro ad eliminazione diretta che ha consentito agli atleti corsanesi di accedere alla fase nazionale contro il CT Asti-Alessandria.
L’approccio alla finale per i ragazzi del Corsano è stato subito deciso e concreto, tanto è vero che l’andata ad Alessandria, giocata lo scorso 26 giugno, ha visto i corsanesi ottenere un eloquente 4 a 2.

Nonostante le temperature estive il pubblico di casa ha gremito gli spalti sostenendo i padroni di casa sin dal primo singolare. Gli spettatori sono stati ripagati con partire contraddistinte da un notevole tasso tecnico ed atletico che ha visto i corsanesi imporre un gioco pragmatico, ma nel contempo stilisticamente impeccabile.

Una vera cavalcata che ha consentito di ottenere la promozione in B.

Per la cronaca il risultato della sfida di ritorno è stato di 3-1 con i seguenti punteggi:

Annecchiarico – Petrocelli 7/5 6/3
Cocco – Casella 7/5 6/3
Bastia – Valdetara 7/5 6/2
Degiovanni – Monticone 0/6 0/6.

“La promozione dello scorso anno è stata per noi un punto di partenza e non un punto di arrivo – dichiara il Direttore Sportivo Luigi Grecotanto è vero che abbiamo programmato per tempo e con cura questa stagione sportiva puntando senza infingimenti alla B, creando un gruppo di atleti di assolutopregio. Gli sforzi organizzativi ed economici posti in essere – conclude il DS Greco – sono stati pienamente ripagati da prestazioni qualitativamente eccezionali che sin da subito hanno confermato lo spessore atletico e tecnico di tutti i nostri tennisti che ringrazio per la professionalità, la tenacia e lo spessore umano”.
“La promozione in serie B – afferma il Presidente Antonio De Giovanniè il coronamento di un sogno per l’intero movimento tennistico corsanese. L’abbiamo cercata con decisione, programmazione e passione. Ora è il momento dei festeggiamenti per un percorso eccezionale compiuto grazie all’impegno di tutti”.

   

DOMENICA 17 LUGLIO AL CT CORSANO LA FINALE PLAY-OFF PER LA SERIE B

mercoledì, Luglio 13th, 2022

Domenica 17 Luglio 2022 dalla ore 10:00 si disputerà la gara di ritorno della finale di play-off di Serie C.

Per l’accesso alla Serie B2, il Circolo Tennis Corsano dovrà battere il DLF ASTI-ALESSANDRIA.

 

In bocca al lupo ai nostri ragazzi e FORZA CT CORSANO!