IL MIO VIAGGIO TRA LE MURA DEL PALAZZO BARONALE DEI CAPECE

Gennaio 3rd, 2023 by La Voce

Quando la Redazione mi ha prospettato lโ€™idea di scrivere un pezzo sul Palazzo feudale dei Capece ho accettato con entusiasmo, senza riserve. Da subito ho pensato ai sentieri da battere nellโ€™affrontare con rispetto la vita evolutiva di un โ€œBeneโ€ al centro del paese, sotto gli occhi di tutti, ma da tanti poco conosciuto. Nel fare questo ho pensato ai viaggiatori del Grand Tour come Goethe, il raffinato Keats, Dickens, Montesquieu, tutti insieme immersi nella loro ricerca del bello e delle origini.

Ecco, ho chiuso gli occhi e calandomi nei loro panni li ho riaperti davanti al โ€œcastelloโ€ di Corsano. Castello sรฌ, perchรฉ quello che alla nostra vista appare come un โ€œpalazzoโ€, in origine era un fortilizio, forse non inteso come quelli che ci hanno fatto sempre studiare sui libri di scuola con le torri agli angoli, il mastio centrale, mura alte e un profondo fossato attraversabile solo da un pesante ponte levatoio. Qui da noi, nel profondo sud, i castelli erano altra cosa. Almeno quelli medievali. Almeno quelli dei nostri paesi di periferia.

Non sappiamo se il feudale Fabiano Securo se ne costruรฌ uno di sana pianta oppure se lo ebbe in dono da re Tancredi di Lecce dopo lโ€™investitura di fine XII secolo. Questa informazione gli eruditi salentini del Seicento, purtroppo, non ce lโ€™hanno saputa dare, di contro, una appetitosa indicazione la fornisce invece uno dei numerosissimi frammenti medievali superstiti del Grande Archivio del Regno di Napoli dove, allโ€™interno di un lungo atto di restitutionis, รจ annotata la presenza del castrum Cursani riconsegnato sotto il governo di Carlo I dโ€™Angiรฒ nelle mani del legittimo proprietario dominus Mattheo de Tocco dopo che Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, glielo aveva tolto pochi anni prima, in regime di guerra, per donarlo al suo fiduciario Nicolaus de Sirino.

I โ€œcorsanesi medievaliโ€, probabilmente, avrebbero colto al volo la sottigliezza proposta delle cancellerie regie classificando con esattezza il โ€œcastrumโ€ del proprio paese, riconoscendolo in un fortilizio, un piccolo castello, o una qualsiasi opera difensiva a protezione del feudatario, piรน che del centro abitato.

Per continuare la ricerca della veritร  riguardo la storia del palazzo ho dovuto compiere deviazioni di viaggio tra le poche carte dโ€™archivio, dalle quali trarre il meglio delle informazioni da incrociare con quello che la residenza, al momento, รจ in grado di raccontare. La qualifica di castrum affiancata al nome del paese ha un significato storico ben preciso oltre che funzionale, soprattutto alla luce della catalogazione del paese come casale, cosรฌ come registrato piรน volte nel medioevo dal 1272, con il quale era indicato un centro abitato โ€œapertoโ€, cioรจ privo di mura difensive ma non di difese. Il castro tardo medievale assume significati differenti rispetto allโ€™originale dato dai romani, e nel caso corsanese il termine รจ associato a una semplice โ€œcasa forteโ€ munita di una struttura turrita a pianta pressochรฉ quadrangolare del tipo molto frequente in Italia, con molta probabilitร  circondato da un primo sbarramento costituito dalle mura di un cortile. Esempi notevoli nelle immediate vicinanze sono quelli delle torri dei palazzi baronali di Lucugnano, Nociglia e Vaste e quello leggermente piรน tardo della Turris Magna di Tricase. A tal proposito รจ probabile che i corsanesi del Trecento vedessero una torre paragonabile a quella vastese, tozza, quadrata, merlata e a due piani. Al suo interno nel 1318 si rinchiuse il Signore del paese insieme alla moglie e ad alcuni cortigiani. Come in un film il torrione al centro della scena era circondato dalla popolazione, costituita in quegli anni quasi esclusivamente da lavoratori della terra, che con forconi, zappe e bastoni alla mano inveivano contro il feudatario per protestare e mettere fine agli innumerevoli soprusi e abusi perpetrati nei loro confronti. รˆ risaputo che in quel frangente il barone nel tentativo di placare gli animi agitati dei rivoltosi decise di inviare tra loro unโ€™ancella della moglie, immaginando che una figura femminile potesse calmarli ma, in buona sostanza, mise la ragazza di fronte a una morte cruenta.

Ritornato nel punto esatto da dove รจ iniziato il mio viaggio, ho interrogato la facciata del palazzo, in cerca degli spunti di ricerca ed ho individuato almeno sei interventi architettonici marcati da differenti quote del prospetto, da tufi diversi per estrazione e forma, da giunti di divisione dei paramenti murari, e da due portali dโ€™ingresso. A tutto ciรฒ si aggiungono gli interventi che si leggono sulle altre tre facciate del palazzo e al suo interno.

Non mi sono lasciato ingannare dal grande ingresso perennemente chiuso, posto al centro del prospetto. Mi ha invece intrigato, e non poco, lโ€™anonima porta dโ€™accesso agli ambienti in uso agli Scout, porta che tanto normale non รจ, difatti a un occhio piรน attento non sfuggirร  la sagoma tamponata di un piccolo portale con arco ribassato decisamente piรน antico del primo. Se non fosse che questa tipologia di arcata era particolarmente in uso nel periodo tardo medievale non mi sarei addentrato allโ€™interno per capirne qualcosa in piรน. E ho fatto bene, perchรฉ la piccola porta nasconde una spessa muratura con lโ€™intradosso o imbotto del portale che presenta unโ€™interessante strombatura verso lโ€™interno. La copertura di questa stanza, come del resto quelle delle camere a seguire, รจ del tipo a botte, e anche questa รจ una conferma dellโ€™antichitร  del luogo. Non รจ un caso se con lโ€™allargamento del palazzo a est alcune camere sono state coperte con una volta a crociera, sempre datata ma comunque piรน recente.

A questo punto lโ€™obiettivo era individuare la โ€œmatriceโ€ del palazzo. La sensazione di essere entrato nel luogo giusto lโ€™ho avuta quando per accedere nella camera successiva ho dovuto attraversare una porta chiaramente aperta โ€œa forzaโ€ nellโ€™imponente muraglia. Lโ€™assenza di un architrave e lo spessore considerevole della muratura, molto simile per dimensioni a quella anteriore, sono indicatori intriganti che hanno trovato conferma nella piccola scalinata che conduceva al piano superiore, incastonata nella muraglia. Una scala che punta dritto nel bel mezzo della grande sala superiore, cosa che non ha alcun motivo di esistere. La sua funzione era, piuttosto, quella di condurre al piano alto di una costruzione da considerare tra le piรน antiche dellโ€™intero palazzo, con le caratteristiche di una struttura tardo medievale, presumibilmente edificata nello stesso luogo del fortilizio svevo.

La presenza di una piccola fortificazione rendeva appetibile il paese, con lโ€™inevitabile susseguirsi continuo di diversi feudatari che a vario titolo hanno messo mano alla residenza feudale. Il cortile interno, ridotto a un grande androne con volta piana realizzata durante gli anni della lavorazione del tabacco, era nellโ€™era rinascimentale una corte esterna dalla quale accedere alla profonda galleria delle scuderie. รˆ in questo secolo, il Cinquecento, che il palazzo ha visto una prima espansione in direzione Sud e Est. In questa fase cโ€™รจ stato anche lโ€™innalzamento del fabbricato sul piano primo come confermano alcune tipologie di volte piรน antiche, del tipo a padiglione. Non escludo che tutta lโ€™area della grande sala fosse occupata da diverse stanze che completavano il piano nobile voluto dai Securo, ritornati a governare il feudo dopo oltre due secoli.

La svolta costruttiva che ha portato il palazzo ad assumere le sembianze attuali si รจ avuta solo nel Seicento, nel secolo dโ€™oro per lโ€™intera Terra dโ€™Otranto e, da quello che ho potuto costatare addentrandomi al suo interno, anche per la residenza baronale di Corsano.

Il 1636 รจ la data spartiacque, lโ€™anno in cui il feudo รจ stato acquistato dalla ricca e pluridecorata famiglia feudataria Capece, nella persona di Giovanni Tommaso.

I Capece arrivano a Corsano in una stagione nella quale il desiderio di autorappresentazione per la nobiltร  era un valore irrinunciabile che spiega la realizzazione di cospicue imprese edilizie. Caratteristica del fenomeno era la tendenza a riqualificare gli interni, le facciate e i giardini, ma anche a costruire nuovi fabbricati attorno a quelli piรน antichi. Potrei stendere in questa sede un elenco lunghissimo di palazzi nobiliari disseminati in tutta la provincia dโ€™Otranto, su tutti cito il castello di Corigliano dโ€™Otranto, il palazzo ducale di San Cesario, il castello Imperiali di Francavilla Fontana e il piรน vicino palazzo principesco di Tricase.

Dopo aver visionato buona parte del palazzo, mentre ero alle prese con le successioni feudali, una forbice di date ha catturato immediatamente la mia attenzione: il periodo dal 1657 al 1668, decennio di governo del barone Carlo. Negli stessi anni a Tricase Stefano II Gallone faceva costruire il proprio palazzo allargando quello rinascimentale. Diversi particolari accomunano non a caso le due grandi residenze. Salito al piano nobile dallo scalone dโ€™onore, che fino allโ€™Ottocento era a destra del grande cortile interno, si entra immediatamente nellโ€™aula piรน grande del palazzo: la sala del trono che aveva occupato il posto delle stanze cinquecentesche. Ho avuto la sensazione in entrare nellโ€™omonima sala di Tricase con alte pareti, purtroppo anche qui senza intonaco, coperta a capriate e con finestroni grandi che fanno entrare tanta luce anche in una giornata uggiosa. E poi le finestrelle del matroneo, oggi tamponate, da dove si affacciavano i soldati, ma anche chi non aveva il permesso di fermarsi in sala durante i ricevimenti di corte, sono molto simili a quelle del palazzo tricasino. E che dire delle sale di rappresentanza a sinistra dello scalone dโ€™onore con le volte a padiglione decorate a stucco con figure mitologiche, stemmi di famiglia, e persino lโ€™allegoria della giustizia. Le porte che conducono da una stanza allโ€™altra, da un โ€œquartoโ€ allโ€™altro, sono decorate con stucchi ricoperti da calce da dove sโ€™intravede un delicato finto marmo di colore verde che ricorda quello di palazzo Gallone.

Molte similitudini, molti punti di contatto, molti indizi che messi insieme fanno una prova. Carlo Capece frequentava Tricase e gli altri paesi del suo circondario e trafficava con Casa Gallone. Mi รจ capitato piรน volte di incrociarlo, insieme ai suoi familiari, nei registri parrocchiali cittadini nel ruolo di padrino di battesimo o cresima. Non รจ casuale quindi che gli interni dei due palazzi abbiano delle affinitร . รˆ probabile che lo stesso progettista abbia lavorato a Tricase e poi a Corsano, ma in questa sede, dopo quello che ho visto, non mi sento di escludere il contrario.

Il mio personale viaggio alla scoperta del palazzo feudale vuole rendere giustizia alla grandiositร  dellโ€™edificio insieme al suo potenziale, nonostante lโ€™elevato tasso di degrado in cui versa. Una residenza, quella dei Capece, che merita di essere scoperta, acquisita al patrimonio della collettivitร , salvata dallโ€™oblio in cui sta continuando a versare da troppi anni. Un viaggio che continua, con lโ€™auspicio che quella del โ€œcastelloโ€ di Corsano possa essere, finalmente, una โ€œStoria a lieto fineโ€.

Salvatore Musio

La foto vincitrice del concorso “La tua foto in prima pagina” รจ di Tiziana Mauro

Gennaio 3rd, 2023 by La Voce

Foto di Tiziana Mauro

ร‰ questa la foto vincitrice del concorso “La tua foto in prima pagina” che troverete sul periodico “La Voce di Corsano” fresco di stampa.

Lo scatto รจ di Tiziana Mauro che รจ riuscita ad immortalare dalla scuola materna (in contrada Pozze) lo skyline di Corsano dove spicca la Chiesa di San Biagio con il suo campanile.

Complimenti a Tiziana ed appuntamento al prossimo anno!

IL TEMPO DELL’ATTESA DEVE FINIRE: APRITE IL CANTIERE DELLA 275

Novembre 12th, 2022 by La Voce

La Voce di Corsano sostiene la campagna di stampa del Quotidiano: potete inviare un messaggio whatsapp al 375.5899963 oppure una mail a lecce@quotidianodipuglia.it per sollecitare l’avvio del cantiere della  S.S. 275.

Il Nuovo Quotidiano di Puglia – Edizione del 12.11.2022

IL CT TENNIS PROMOSSO IN SERIE B!

Luglio 18th, 2022 by La Voce

Il Circolo Tennis โ€œMaurizio Longoโ€ di Corsano conquista uno storico risultato: vincendo la finalissima, giocata contro il Circolo Tennis Asti-Alessandria lo scorso 17 luglio, approda in Serie B.

I corsanesi appena un anno fa avevano messo a segno il salto di categoria, ottenendo la promozione in serie C, ma evidentemente quel successo non รจ bastato per soddisfare la fame di vittoria. I dati lo dimostrano.
Dopo un girone regionale dominato a punteggio pieno, il CT Corsano ha prima superato il Tuglie nella sfida play-off ed a maggio ha sconfitto il CT Bisceglie nello scontro ad eliminazione diretta che ha consentito agli atleti corsanesi di accedere alla fase nazionale contro il CT Asti-Alessandria.
Lโ€™approccio alla finale per i ragazzi del Corsano รจ stato subito deciso e concreto, tanto รจ vero che lโ€™andata ad Alessandria, giocata lo scorso 26 giugno, ha visto i corsanesi ottenere un eloquente 4 a 2.

Nonostante le temperature estive il pubblico di casa ha gremito gli spalti sostenendo i padroni di casa sin dal primo singolare. Gli spettatori sono stati ripagati con partire contraddistinte da un notevole tasso tecnico ed atletico che ha visto i corsanesi imporre un gioco pragmatico, ma nel contempo stilisticamente impeccabile.

Una vera cavalcata che ha consentito di ottenere la promozione in B.

Per la cronaca il risultato della sfida di ritorno รจ stato di 3-1 con i seguenti punteggi:

Annecchiarico โ€“ Petrocelli 7/5 6/3
Cocco โ€“ Casella 7/5 6/3
Bastia โ€“ Valdetara 7/5 6/2
Degiovanni โ€“ Monticone 0/6 0/6.

โ€œLa promozione dello scorso anno รจ stata per noi un punto di partenza e non un punto di arrivo โ€“ dichiara il Direttore Sportivo Luigi Greco โ€“ tanto รจ vero che abbiamo programmato per tempo e con cura questa stagione sportiva puntando senza infingimenti alla B, creando un gruppo di atleti di assolutopregio. Gli sforzi organizzativi ed economici posti in essere โ€“ conclude il DS Greco โ€“ sono stati pienamente ripagati da prestazioni qualitativamente eccezionali che sin da subito hanno confermato lo spessore atletico e tecnico di tutti i nostri tennisti che ringrazio per la professionalitร , la tenacia e lo spessore umanoโ€.
โ€œLa promozione in serie B โ€“ afferma il Presidente Antonio De Giovanni โ€“ รจ il coronamento di un sogno per lโ€™intero movimento tennistico corsanese. Lโ€™abbiamo cercata con decisione, programmazione e passione. Ora รจ il momento dei festeggiamenti per un percorso eccezionale compiuto grazie allโ€™impegno di tuttiโ€.

   

DOMENICA 17 LUGLIO AL CT CORSANO LA FINALE PLAY-OFF PER LA SERIE B

Luglio 13th, 2022 by La Voce

Domenica 17 Luglio 2022 dalla ore 10:00 si disputerร  la gara di ritorno della finale di play-off di Serie C.

Per l’accesso alla Serie B2, il Circolo Tennis Corsano dovrร  battere il DLF ASTI-ALESSANDRIA.

 

In bocca al lupo ai nostri ragazzi e FORZA CT CORSANO!

TI RACCONTO A CAPO 2022 โ€“ IL PROGRAMMA

Giugno 13th, 2022 by La Voce

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Aprile 29th, 2022 by La Voce

 

Pubblichiamo questo significativo contributo di don Biagio Orlando su un pezzo di storia corsanese.

Grazie don Biagio e buona Santa Maura a tutti.

Nel corso degli studi di archivistica ho avuto modo di recuperare tantissimi documenti inediti sul nostro paese che a breve spero di riuscire a pubblicare. Nellโ€™imminenza della prossima festa di Santa Maura che finalmente rivivremo appieno, ho pensato di condividere questo contributo che certamente lascerร  sbalorditi. 

Ho sempre pensato che la data del primo maggio come giorno della festa di S. Maura fosse stato scelto perchรฉ giorno festivo di primavera, adatto per svolgere una festa di campagna, convinzione supportata anche dal fatto che don Ernesto, nel Registro di Cronistoria, non fa cenno alcuno ai motivi che portarono a scegliere questo giorno dellโ€™anno per inaugurare la nuova cappella e per farne la festa.

Potete quindi immaginare lo stupore provato quando, nellโ€™Archivio di Stato di Lecce, mi sono ritrovato tra le mani un documento del 26 giugno 1831 dellโ€™allora sindaco di Corsano, che fa richiesta allโ€™Intendenza di Terra dโ€™Otranto di togliere dalla lista dei terreni demaniali da concedere ai poveri di Corsano, oltre alla Padula, il territorio detto S. Maura ยซun largo di circa tumulate una, lasciato avanti ad una Bella, ed antica Cappella, sotto il Titolo S. Maura, ove in ogni prima di Maggio si faceva la Processione, ed altre Funzioni Ecclesiastiche, e da pochi anni in qua sono state sospese perchรฉ la Cappella ha bisogno di ristaurazioniยป.

Che dire altro! Buona festa di Santa Maura!

don Biagio Orlando

DOPO DUE ANNI DI STOP, RITORNA IL TORNEO DEI PUNI IN PIAZZA SANTA TERESA

Aprile 21st, 2022 by La Voce

Torneo dei Puni 2022 - VII Edizione

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Aprile 20th, 2022 by La Voce

Dopo il successo della prima edizione di “CORSANO IN FIORE”, si ripete la manifestazione diretta a coinvolgere e sensibilizzare tutti i cittadini nel miglioramento della qualitร  della vita e dellโ€™ambiente urbano tramite il decoro floreale di balconi, davanzali, corti, cortili, scorci e piazze.

Allโ€™iniziativa รจ collegato un ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐˜€๐—ผ ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ๐—บ๐—ถ con le seguenti categorie di iscrizione:

– balconi e davanzali (prospicenti la pubblica via) – riservato ai privati

– corti e cortili (prospicenti la pubblica via) – riservato ai privati

– Piazze e scorci nascosti di Corsano – riservato alle Associazioni.

Lโ€™iscrizione รจ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฝ๐—น๐—ฒ๐˜๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ด๐—ฟ๐—ฎ๐˜๐˜‚๐—ถ๐˜๐—ฎ.

Basta compilare e consegnare il modulo in allegato presso gli uffici comunali o inviarlo tramite mail, entro il 21 APRILE.

Verranno premiati i primi classificati in ogni categoria attraverso un voto attribuito da una giuria di esperti.

1ยฐPREMIO – BALCONI E DAVANZALI 50โ‚ฌ

1ยฐPREMIO – CORTI E CORTILI 100โ‚ฌ

1ยฐPREMIO – SCORCI E PIAZZE 50โ‚ฌ

Gli allestimenti dovranno essere realizzati entro il 15 maggio p.v. utilizzando piante ornamentali verdi o fiorite.

Bando reperibile sul sito internet del Comune di Corsano: www.comune.corsano.le.it

IL CIRCOLO TENNIS CORSANO VINCE IL CAMPIONATO REGIONALE DI 4a CATEGORIA

Febbraio 21st, 2022 by La Voce

 

Domenica 20 febbraio u.s., il Circolo Tennis Corsano “Maurizio Longo” (Roberto De Marco, Andrea Urso, Antonio De Giovanni, Casciaro Matteo) – pareggiando la gara di ritorno contro il Circolo Tennis “San Francesco De Geronimo” di Grottaglie – si รจ aggiudicato il Campionato Regionale Invernale “Memorial V. Renna” di quarta categoria.

Determinante รจ stata la netta vittoria di andata per 3 a 0 sui campi del Circolo corsanense.

Continuano i successi del CT “Maurizio Longo” e noi non possiamo che esserne orgogliosi!